Digiuno terapeutico ( solo sotto controllo medico)
Il digiuno non è salutare, ma se seguito da un medico ci si può pensare... Medici come Otto Buchinger e Franz Xaver Mayr dedicarono molti anni allo studio del digiuno terapeutico, che consideravano un rimedio contro le "malattie da civilizzazione".
Già dopo alcuni giorni di digiuno la pressione sanguigna e i valori di grassi, zuccheri e acido urico si normalizzano.
Rinunciare al cibo per un periodo limitato è un metodo efficace per purificare e disintossicare il corpo, attivare le difese immunitarie e migliorare lo stato psichico.
L'organismo, infatti, dopo breve tempo inverte il metabolismo e produce energia solamente bruciando i grassi: la sensazione di fame diminuisce.
Il digiuno terapeutico è efficace per eliminare tutte le scorie. Inoltre si perde peso, perché il corpo durante la cura trae energia esclusivamente bruciando i grassi. Il digiuno terapeutico da effettuare a casa si basa sul metodo Buchinger e dura complessivamente 9 giorni.
È importante assumere 2-3 litri al giorno di tisana o acqua minerale naturale, in aggiunta a succhi di frutta, verdura e brodo vegetale. Bere lentamente ed a piccoli sorsi.
Giorno preparatorio
Il giorno precedente l'inizio del digiuno fare dei pasti leggeri: verdura cotta al vapore, frutta, latticini e muesli.
Primo giorno (pulizia dell'intestino) Al mattino bere 1/2 l di soluzione salina (in farmacia) per liberare l'intestino. Un clistere con acqua calda aiuterà a purificarlo ulteriormente. Bere mattina e sera 1 bicchiere di succo di frutta o verdura o, in alternativa, assumere 1 piatto di brodo di verdura.
Dal secondo al settimo giorno: Ogni mattina bere 1/2 l di tisana alle erbe. Durante la giornata assumere brodo di verdura, tisane e succhi. Ogni due giorni fare un clistere d'acqua calda per mantenere pulito l'intestino.
Dall'ottovo al nono giorno: rompere il digiuno. La mattina aggiungere 1 mela cotta a vapore; a pranzo 1 piatto di minestra di verdura; la sera 1 bicchiere di yogurt con semi di lino e 1 panino integrale.
La settimana seguente aumentare con gradualità l'assunzione di cibo, ma evitare carne e insacca
Nessun commento:
Posta un commento